L’ omosessualità non è solo una peculiarità umana.
Mentre nel nostro Paese il neo ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, parla dell’omosessualità come di una realtà che non rappresenta più un problema per la società, in molti ancora si domandano se sia «una cosa naturale». Una risposta viene dalla scienza, che chiama in causa madre natura e il fatto che l’accoppiamento omosessuale è comune in centinaia di specie animali.
1.500 SPECIE –
Secondo quanto riferito dal professor Petter Böckman, dell’Università di Oslo, le specie in questione sono almeno 1.500, e includono orsi, gorilla, gufi e salmoni. Stando a quel che si osserva nel mondo animale, l’omosessualità sarebbe quindi naturale, predeterminata, scritta nei geni. Ma dato che l’amore gay non porta alla riproduzione, come mai il percorso evolutivo non ha via via portato all’eliminazione di questi comportamenti? Alcuni scienziati considerano che evidentemente gli animali, così come l’uomo, si accoppiano non solo per garantire la sopravvivenza della specie ma anche per puro piacere. Tuttavia – riferisce LiveScience – esistono anche teorie diverse a spiegazione dei comportamenti omosessuali in natura, come quella secondo la quale servirebbero come allenamento ai rapporti eterosessuali o, ancora, quella che vede nell’amore gay un modo per rafforzare i legami tra i membri della specie.
LA PAURA È UMANA PER L’ OMOSESSUALITA’
Comunque sia, a quanto pare l’unica specie in cui coesistono omosessualità e omofobia è quella umana. Quando riguarda gli umani, infatti, tale diversità è spesso considerata una minaccia, una cosa innaturale. Una cosa innaturale che però è stata documentata anche nelle scimmie bonobo – i nostri più vicini parenti – che non disdegnano i piaceri del sesso, si accoppiano di frequente (al punto che sono solite risolvere i conflitti proprio facendo l’amore) e sono notoriamente bisessuali. E tolleranti.
di:Alessandra Carboni
Commento del dott. Zambello
Diventa sempre più insopportabile il comportamenti di chiusura rispetto all’omosessualità presente in maniera trasversale da destra a sinistra nella nostra società, specialmente in Italia. Per anni gli omofobi si sono nascosti dietro affermazioni come: l’omosessualità non è naturale, l’omosessualità è una malattia, l’omosessualità è un peccato, l’ omosessualità distrugge la famiglia. Piano piano, tutte queste teorizzazioni sono venute meno, a nessuno più dovrebbe venire in mente che l’omosessualità è una malattia o è innaturale come documenta il giornalista dell’articolo, eppure, l’omosessualità in Italia è ancora vista con sospetto e spesso con atteggiamenti di rifiuto, pure tar i miei colleghi psicoterapeuti. Il costo di questi comportamenti in termini psicologici è altissimo, ma evidentemente le difese sociali sono ancora più forti